CALMS valuta il grado di capacità di adottare i processi di DevOps da parte di un’organizzazione e consente anche di misurare i risultati durante una trasformazione DevOps. Il termine è stato coniato da Jez Humble ed è l’acronimo di Culture, Automation, Lean, Measurement e Sharing.

Da questa idea nasce il concetto che chi crea qualcosa la gestisce, il che favorisce un approccio pratico tra team. Ciò non significa assumere sviluppatori e aspettarsi semplicemente che siano anche perfetti. Significa che sviluppatori e operativi devono collaborare in tutte le fasi del ciclo di vita dell’applicazione. Inoltre, i report hanno dimostrato che il codice e i prodotti sottoposti a revisione paritaria rappresentano l’unica revisione che si traduce in un miglioramento del delivery e delle prestazioni.

I ruoli all’interno dei team che adottano DevOps sono spesso intercambiabili. Ad esempio, gli sviluppatori che gestiscono i ticket rilevati dagli utenti finali risolvono anche i problemi di produzione. Queste persone rispondono ai ticket urgenti segnalati dai clienti, creando patch quando necessario, e agiscono tramite il backlog dei difetti segnalati dai clienti. Lo “sviluppatore di assistenza” apprende molto sul modo in cui l’applicazione viene utilizzata nella vita reale. Inoltre, grazie all’elevata disponibilità del team operativo, i team di sviluppo costruiscono fiducia e rispetto reciproco.